A tutti i cattolici che in questo momento si sentono delusi
dalla decisione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di
non firmare il decreto legge proposto dal governo per fermare lo stop
all'alimentazione e idratazione di Eluana Englaro.
Anzitutto
chiarisco la mia assoluta contrarietà alla sentenza che ha espresso
parere favorevole al porre fine alla vita di Eluana. Credo che in questo
caso specifico non si possa parlare assolutamente
di accanimento terapeutico e quindi quello di Eluana sia un vero e
proprio caso di eutanasia.
Detto questo, il Presidente della
Repubblica ha il compito istituzionale di valutare che OGNI proposta
avanzata dal governo in qualsiasi ambito e su qualsiasi tema sia
conforme nelle modalità e nei contenuti a ciò che è
scritto nella Costituzione Italiana.
Ora,
per quanto a giudizio di alcuni (me compreso) la finalità perseguita
dal decreto (salvare la vita di Eluana) possa essere giudicata
positivamente, ciò nonostante questo stesso decreto, nobile nei
contenuti, non può sottrarsi a quello che è il regolare svolgimento
della vita democratica all'interno di un paese. Se, come ha
esplicitamente affermato il Presidente della Repubblica, questo decreto
risulta essere incostituzionale, E' GIUSTO CHE VENGA FERMATO. Perché se
così non fosse si avrebbe una situazione tale per cui una finalità
giudicata nobile da chi ora è al potere riesce ad essere portata avanti
con modalità differenti da quelle che regolano la democrazia. Sarebbe
uno scavalcamento della democrazia, dello stato, da parte di chi
governa, e questo non può mai essere accettato. Perché si avrebbe un
potere ormai fuori da ogni controllo, potenzialmente assoluto, se fosse
lasciato libero di portare avanti progetti senza riferirsi alla
Costituzione. E questo anche di fronte alle più nobili finalità e
intenzioni.
Da parte di noi cattolici credo che di
fianco alla giustissima battaglia per la salvaguardia della vita e, nel
caso specifico, di quella di Eluana, non debba venire meno la
salvaguardia della libertà e della democrazia nel nostro paese. Perché
se oggi può anche andare bene a noi cattolici ciò che un decreto legge
svincolato da ogni limite costituzionale propone, domani potrà essere
proposto e approvato allo stesso modo un decreto legge di tutt'altra
natura. La salvaguardia della democrazia è qualcosa che non può non
stare a cuore ad un cattolico, in ogni situazione ed in ogni ambito.
Questo per non essere cristiani ingenui, disincarnati, o, peggio,
preoccupati esclusivamente di raggiungere determinate finalità a tutti i
costi, con qualsiasi mezzo, senza considerare le conseguenze e
soprattutto ciò che è giusto.
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