Leggo e trasecolo. Titolo in Primo Piano del Corriere di oggi:
Passo verso la vita artificiale, il DNA costruito al computer, il
Vaticano: aspettiamo di saperne di più.
Ma come? Siamo di fronte ad
uno dei traguardi più promettenti della ricerca scientifica e a
commentare viene chiamata in causa prima di ogni altro la Chiesa?
Per
ragioni storiche, mi si dirà. Ma quando la storia tornerà ad essere
considerata maestra e non mera ripetizione? Quale compito per la Chiesa
nella storia? Svolgere il ruolo di coscienza critica della società in
ogni situazione? O indicare oggi ai credenti la via per un'autentica
vita cristiana? Due cose ben distinte tra loro.
Madre Chiesa, perché
lasci che ti strumentalizzino, perché lasci che ti attribuiscano un
ruolo che non è il tuo? Perché al giornalista che ti interroga su questo
argomento il giorno successivo al suo annuncio mediatico non rispondi
come Gesù: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di
voi?” (Lc 12,14).
Leggo e trasecolo. Il giornalista chiede al
vescovo: “C'è chi dice: Venter è arrivato a creare la vita, quindi la
vita non ha più nulla di misterioso e Dio è inutile”. Risposta del
vescovo in sintesi: Dio non è inutile perché Dio crea ex nihilo mentre
l'uomo a partire da qualcosa che già c'è.
Ma come? Dunque se l'uomo
riuscisse ipoteticamente a creare qualcosa ex nihilo Dio realmente
sarebbe inutile? È una questione di potenzialità, di capacità? Certo in
tempo di licenziamenti causa crisi il timore di ritrovarsi anche con un
Dio disoccupato può attraversare la mente di qualcuno. Ma è nostro
compito cercare di salvare il posto a Dio? O forse il ruolo di Dio è
altro, slegato dalla professione di tappabuchi e ritrovabile indagando
la storia di relazione amorosa con l'uomo?
Madre Chiesa, perché
continui a stare al gioco di concettualismi obsoleti? Perché presti il
fianco all'irrisione di chi abbia un minimo di coscienza critica? Perché
al giornalista che ti interroga sul posto da riservare a Dio non
rispondi come Gesù: “io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di
offrirla e il potere di riprenderla di nuovo” (Gv 10,17-18).
Madre
Chiesa, noi tuoi figli abbiamo bisogno di essere guidati. Abbiamo
bisogno di percepire la bellezza della vita cristiana, la grandezza del
messaggio di Gesù. Abbiamo bisogno di sentirti lontana da paradigmi
passati che rischiano di farti percepire vecchia, rischiano di farci
allontanare da te, noi uomini del nuovo millennio. Tu sei bella, Madre
Chiesa. Deponi gli scettri che ti offrono per tenerti legata e mostra la
tua bellezza nell'Amore.