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venerdì 21 maggio 2010

Che succede, Madre Chiesa?

Leggo e trasecolo. Titolo in Primo Piano del Corriere di oggi: Passo verso la vita artificiale, il DNA costruito al computer, il Vaticano: aspettiamo di saperne di più.
Ma come? Siamo di fronte ad uno dei traguardi più promettenti della ricerca scientifica e a commentare viene chiamata in causa prima di ogni altro la Chiesa?
Per ragioni storiche, mi si dirà. Ma quando la storia tornerà ad essere considerata maestra e non mera ripetizione? Quale compito per la Chiesa nella storia? Svolgere il ruolo di coscienza critica della società in ogni situazione? O indicare oggi ai credenti la via per un'autentica vita cristiana? Due cose ben distinte tra loro.
Madre Chiesa, perché lasci che ti strumentalizzino, perché lasci che ti attribuiscano un ruolo che non è il tuo? Perché al giornalista che ti interroga su questo argomento il giorno successivo al suo annuncio mediatico non rispondi come Gesù: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?” (Lc 12,14).
Leggo e trasecolo. Il giornalista chiede al vescovo: “C'è chi dice: Venter è arrivato a creare la vita, quindi la vita non ha più nulla di misterioso e Dio è inutile”. Risposta del vescovo in sintesi: Dio non è inutile perché Dio crea ex nihilo mentre l'uomo a partire da qualcosa che già c'è.
Ma come? Dunque se l'uomo riuscisse ipoteticamente a creare qualcosa ex nihilo Dio realmente sarebbe inutile? È una questione di potenzialità, di capacità? Certo in tempo di licenziamenti causa crisi il timore di ritrovarsi anche con un Dio disoccupato può attraversare la mente di qualcuno. Ma è nostro compito cercare di salvare il posto a Dio? O forse il ruolo di Dio è altro, slegato dalla professione di tappabuchi e ritrovabile indagando la storia di relazione amorosa con l'uomo?
Madre Chiesa, perché continui a stare al gioco di concettualismi obsoleti? Perché presti il fianco all'irrisione di chi abbia un minimo di coscienza critica? Perché al giornalista che ti interroga sul posto da riservare a Dio non rispondi come Gesù: “io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo” (Gv 10,17-18).
Madre Chiesa, noi tuoi figli abbiamo bisogno di essere guidati. Abbiamo bisogno di percepire la bellezza della vita cristiana, la grandezza del messaggio di Gesù. Abbiamo bisogno di sentirti lontana da paradigmi passati che rischiano di farti percepire vecchia, rischiano di farci allontanare da te, noi uomini del nuovo millennio. Tu sei bella, Madre Chiesa. Deponi gli scettri che ti offrono per tenerti legata e mostra la tua bellezza nell'Amore.