La terra come il mare: il mio attuale blog - Clicca l'immagine per andare!

mercoledì 24 dicembre 2008

Auguri!!

A tutti i miei amici,
vicini e lontani,
grandi e piccoli,
a quelli che sono per me compagni di una vita,
a quelli che hanno intrecciato con me il cammino solo per un attimo...
a quelli che quando ci pensi ti si riempie il cuore di gioia,
a quelli che quando ti vengono in mente ti sale ancora la rabbia...
a tutti voi, che avete fatto con me un po' di strada su questa terra
i più grandi auguri per un Natale felice e sereno, pieno di gioia e pace, pieno di autentica felicità!
Sì, a tutti quanti!
Ma non perché a Natale si è tutti più buoni!
Perché a Natale viene nel mondo Uno che è più grande di tutte le nostre miserie, di tutte le nostre fragilità,
che ci fa riscoprire ancora che le persone che ci sono accanto sono un grande dono fatto alla nostra vita
se solo impariamo a non fermarci alle dobolezze e a scorgere la bellezza...
Buon Natale!!

lunedì 1 dicembre 2008

Un giorno sulla terra, dieci anni nel mare...

Un giorno sulla terra, dieci anni nel mare...
Così finisce la grande saga dei Pirati dei Caraibi.
Un giorno, uno soltanto... sulla terra....
La terra ferma, asciutta, sicura...
senza incertezze, senza pericoli, senza dubbi...
senza quel flusso di onde che ti fanno traballare...
senza essere in balia di correnti che non sai gestire...
senza temere l'esplosione della furia del mare... della tempesta... dell'uragano...
Un giorno... un giorno sulla terra....
Sulla terra dove c'è l'amore... l'amore lì ad attenderti...
E solo un giorno per poterlo vivere... per poterlo assaporare... gustare...
E poi dieci lunghi anni di mare...
Dieci anni di insicurezza... di incertezza...
in balia delle onde... del vento... dell'uragano...
E con in testa il ricordo di quel giorno...
L'unica cosa che ti dà speranza...
L'unica cosa per cui val la pena di vivere...
In attesa di quel giorno, che hai assaporato ma che  sembra non arrivare mai...
E però lì quel dubbio, quella domanda:
Nel bel mezzo dell'oceano che ti sbatte e ti porta dove vuole,
nel bel mezzo della tempesta che non ti fa perdere la speranza...
nel bel mezzo della corrente che non sai dove ti sta portando,
l'unca speranza è vivere nostalgici di quel giorno sulla terra aspettando il successivo?
O la sfida vera, la sfida della vita, è portare nel bel mezzo dell'oceano e dell'uragano la pienezza e la grandezza di quel giorno?

lunedì 27 ottobre 2008

Punto di domanda

Punto di domanda!
Lì, sempre lì... alla fine di ogni giornata... alla fine di ogni momento...
Un punto di domanda!
E ti chiedi perché la tua vita debba essere accompagnata da un segno così crudele...
Un segno che non ti permette di startene tranquillo,
che non ti fa mai sentire a posto,
che rovina ogni autosufficienza,
che si prende gioco di ogni certezza...
Punto di domanda. Piccolo segno che resti lì... punto fisso delle mie giornate... della mia vita...
ma che forse alla fine sei il segno più giusto.
Non una virgola, che ci passi sopra senza neanche accorgerti...
Non un "due punti" che ti spiega quello che viene dopo...
Non un "punto e virgola" che ferma il tempo, anche se per poco...
Non un punto esclamativo, carico di certezze...
Non un punto fermo che conclude ogni discorso...
La vita non può essere altro che un punto di domanda...
Sempre aperto a qualcosa di nuovo...
Sempre lì stuzzicante a non lasciarti in pace...
Mai sicuro... mai finito... mai arrivato...
Un piccolo punto di domanda...
forse l'unica salvezza per non cadere nell'insignificanza di una virgola o nella morte di un punto fermo...
forse l'unico segno che tiene ancora in vita il tuo desiderio di qualcos'altro,
la tua utopia che non sia vero che "è tutto qui",
il tuo pazzo sogno che qualcosa di meglio, qualcosa di grande, qualcosa di bello e felice sia davvero possibile...
E' possibile?
Già... alla fine resta sempre un punto di domanda...

domenica 5 ottobre 2008

...dopotutto...

E dopotutto ti ritrovi felice!
Felice! E non te lo sai spiegare
neanche perché!
Sì, perché tanti dei
problemi che avevi te li senti ancora addosso,
perché tanti pesi non te li sei
ancora scrollati dalle spalle, anzi, ti sei ritrovato con nuovi pesi
da portare...
perché la confusione in testa
rimane, la nebbia oltre la strada percorribile più o meno in
un anno non si dirada...
i volti che ti mandano in confusione, i
desideri che non riesci a interpretare, l'intreccio delle relazioni
così difficile da districare rimangono...
e poi quei sentimenti, quelle cose che
senti e che ti lasciano lì tra il fascino e un'attesa
insensata, indeterminata, non calcolata, dolorosa... forse perché
non riesci, forse perché non puoi, forse perché non
vuoi, forse perché chissà per quali e quanti altri
motivi... non vogliono andare a posto!

Eppure, dopotutto, nonostante tutto,
arrivi stanco una domenica sera e ti ritrovi felice!
Felice, semplicemente così...

E non c'è un motivo
particolare...
Non va tutto bene e probabilmente non
lo andrà mai...
Ma nel cuore senti come una grande
pace, una grande serenità...
Non va tutto bene ma forse hai capito
che non importa il risultato ma come giochi la partita...
E forse, dopotutto, ti rendi conto,
spaventandoti un po' del tuo orgoglio, che la partita la stai
giocando bene.
E allora sei felice! Sei sereno! Vivi
ogni giorno cercando di fare bene ogni cosa, di non sprecare
occasioni, di assaporare la vita così come ogni giorno si
presenta...
E forse sì, finalmente riesci a
vivere e a scegliere senza avere paura di come sei, senza aver paura
di essere sbagliato, senza aver paura di non essere all'altezza,
senza aver paura di star tradendo il tuo personaggio...
Perché la misura della tua vita
sei solo tu, e i tuoi difetti, i tuoi limiti, in definitiva sono lì
ad aspettare di essere amati per poter guarire e contribuire alla tua
bellezza.
Ti brucia la domanda, ti spacca dentro:
chi amerà mai questi tuoi difetti? Chi si chinerà a
guardare su di te, dentro di te, e amare quello che vi trova?
L'attesa... la speranza... la paura...
Ma intanto ti ritrovi felice!
Felice, semplicemente così...
Senza comprenderne fino in fondo il perché... dopotutto... una
domenica sera...

mercoledì 24 settembre 2008

...come un film...

A volte ti capita di guardare un
film...
E vorresti che la tua vita fosse come
un film...Così...
con la musica giusta al
momento giusto...
Con una trama, un inizio e una fine...
Dove tutti i pezzi stanno insieme...
Dove alla fine capisci cosa ci stava a
fare quella scena a metà...
Dove, se lo riguardi al rallentatore,
scopri che ogni piccolo dettaglio è pensato e ha un senso...
E poi ti piacerebbe che fosse come un
film,
che le parti noiose le puoi mandare
avanti veloce...
che se ti va di rivedere una scena
basta schiacciare un pulsante...
che alla fine, bello o brutto che
sia... c'è sempre un finale...
Ma quando spegni il dvd... ti affacci
alla finestra...
e non c'è nessuna musica di
sottofondo...
e sai che oggi, come domani, come
dopodomani vivrai tante scene che manderesti avanti veloce,
anzi, tante scene che un regista non si
sarebbe mai preso la briga di girare...
Forse perché non interessano...
forse perché in fondo la trama va bene anche senza...
Già... la trama... Che trama!

E il finale? È sempre
rimandato... O almeno così sembra sempre...
E anche nei momenti catartici... non
c'è mai la musica di sottofondo, non c'è mai il
rallenty, non c'è mai la certezza che quello è un
momento fondamentale della tua trama...
E lì, in fondo al cuore quel
dubbio, quella domanda...

Questo film che la vita non è,
ha un regista o è solo un insieme di spezzoni assemblati?
Ma forse l'errore sta nel pensare che
nella vita tu sei un attore,
perché non capisci che in realtà
tu sei il regista...

e forse sì... in definitiva sei
un regista di spezzoni...
ma con la speranza che un Regista più
grande con quegli spezzoni organizzi una trama...


lunedì 8 settembre 2008

Cambiamenti...


Ciao a tutti!!

Con questo intervento voglio dirvi della decisione che ho preso alla fine di questa estate:

confrontandomi con gli educatori del seminario e in assoluta sintonia con loro ho preso la decisone di interrompere il cammino in seminario.

Decisione presa con grande serenità e con grande fiducia nel Signore che so continua a guidare il mio cammino e grande desiderio di continuare a seguirlo,continuare a cercareefare la sua volontà, Lui, che ha preso la mia vita l'ha guidata giorno per giorno, non l'ha mai abbandonata, e anche adesso mi è accanto in ogni passo del mio cammino.

Certo adesso si apre un periodo che sarà pieno di novità e non nascondo anche una certo timore, dove però, come dice Jovanotti, "la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare...".

Tengo a precisare che tutto quello che dicevo e facevo l'ho sempre detto e fatto non perché ero seminarista ma perché in quelle cose ci credevo e ci credo! Per questo, anche se inevitabilmente da questo momento cambieranno tante cose, quello che sono, quello che penso, quello che credo, rimane. Così come rimangono tutte le persone incontrate, la verità e la bellezza delle relazioni, la disponibilità e il desiderio di continuare a viverle.

Continuo a credere, continuo a cercare; cerco la via, la verità, la vita. Cerco una vita contagiosa di bellezza e felicità. E so di essere in buone mani perché c'è già stato uno che ha detto "Io sono la via, la verità e la vita..." "... perché la vostra gioia sia piena!"

Gabry

venerdì 25 luglio 2008

In giro per il mondo

Certe volte di star chiuso in casa, chiuso in te, non ne puoi più e allora decidi di uscire e andare in giro per il mondo.
E nel mondo ti imbatti in tanta gente.
Ci sono quelli là, che vedi in centro, sempre tirati a lucido, sempre senza niente fuori posto, ma che poi vedi in giro e ti chiedi se dietro quell'apparire, dentro quei vestiti, ci sia qualcosa di più.
Ci sono quegli altri, che dicono di essere a posto, di avere un inizio e sapere dov'è la fine, quelli che non potrai mai dirgli niente perché loro lo sanno già...
E poi trovi volti di ragazzi sfregiati di metallo, dove la bellezza ha ceduto il posto alla trasgressione, dove non si sa come, non si sa dove, traluce un immenso dolore.
Ci sono quelli là, moto truccate, musica a palla, ritmo ossessivo, bella zio, vai tranzollo, che sembrano i padroni del mondo, che sembrano gli unici al mondo, e ti chiedi se un senso l'han perso o non l'hanno mai avuto.
E poi i trasgressivi, vestiti di scuro, le borchie allacciate, Jim Morrison il profeta, morire dietro un rasta, il concerto è il non plus ultra; tra nero e metallo ti chiedi dove qui ci sia spazio per un po' di luce.
E lì i ragazzini, confusi e spaesati, ti dicono quello che hanno sentito; i fighi, la tele, i cantanti, la tipa, tutto il resto non sanno che esiste.
E poi gli anacronisti, ancora legati ad vecchi ideali, a gerghi passati, a slogan strausati, e a sentir loro il mondo fa schifo perché nessuno li segue.
E lì quelli inutili, li vedi sfigati, non seguono niente, non prendono parte, forse disorientati, forse ancora increduli all'idea che la vita sia solo tutto questo...
Così, in giro per il mondo trovi questo e molto altro...
E tu lì davanti a vederli passare ti chiedi chi sei e chi vuoi diventare. Cosa sia la vita, cosa conviene cercare, cosa davvero senti di desiderare. Ma intorno c'è troppo rumore, troppe luci d'ombra, troppo clamore. E allora non ti resta che continuare a sperare che Qualcuno in questo mondo almeno te e le persone che ami davvero le possa salvare.

venerdì 23 maggio 2008

Aspettandoquel giorno

Finiscono le lezioni...

si parte con gli esami...

epoi... e poi...

quando anche questi saranno finalmente finiti...

ci sarà l'oratorio... con tutto il carico di attese... di speranze... di promesse...

E poi, ma poi... anche quello sarà finito...

e allora le vacanze... i campeggi... la bellezza dell'estate... rivedere tanti amici...

sì... ma poi... poi si ricomincerà... di nuovo lezioni... di nuovo scuola... e poi ancora esami... e poi ancora vacanze...

così... avanti... sempre avanti...

forse perché fermarsi non si riesce... forse perché tornare indietro non si può...

forse semplicemente perché ogni mattino ti risvegli e tiaccorgi che là fuori c'è ancora un nuovo giorno...

e ti ritrovi lì, di fronte al mondo... di fronte alla vita...

Con in spalla tutto quello che hai vissuto...

Con in testa tutto quello che ancora devi vivere...

Con nel cuore tutti i volti che hai incontrato...

E sullo stomaco tutte le fatiche che hai provato...

E ti chiedi... ci sarà finalmente un giorno in cui tutto sia pienezza?

In cui cessi il provvisorio, in cui smetta l'apparenza...

In cui quello che tu vivi non sia solo un'esperienza... Non sia solo transitorio...

Un unico eterno giorno in cui tutto appaia chiaro... in cui tutto sialucente... dove tutto è trasparenza...

Un giorno in cui finalmente te lo spieghino... te lo dicano il perché...

Perché le gioie... così intense... così passeggere... così consolanti... così uniche...

perché i sorrisi... così rassicuranti... così necessari... così potenti...

perché l'amore... così grandioso... così stupendo... così difficile... così fragile... così incomprensibile...

perché quei volti... quelli e non altri... la loro bellezza... la loro miseria... la loro unicità...

perché quelle passioni... quegli affetti... quei sentimenti... quelle emozioni...

perché la sofferenza... perché il dolore... perché il male... perché l'ingiustizia...

perché quella strada... e, se c'è... perché quella meta...

Domande e speranze... speranze e domande...

Ma intanto... avanti...


forse perché fermarsi non si riesce... forse perché tornare indietro non si può...

forse semplicemente perché ogni mattino ti risvegli e ti accorgi chelà fuori c'è ancora un nuovo giorno...

Avanti... sempre avanti...

Aspettando quel giorno...

lunedì 21 aprile 2008

Il pazzo

Ci sono due bellissime canzoni che parlano di pazzi.
La prima, di Masini, a un certo punto dice
“Mi dimetto da falso poeta, da profeta di questo Fan's Club, io non voglio insegnarvi la vita perché ognuno la impara da sé… Me ne andrò nel rumore dei fischi, sarò io a liberarvi di me, di quel pazzo che grida nei dischi il bisogno d'amore che c'è…”
La seconda, di Bennato, finisce dicendo
“Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, non ti puoi sbagliare perché, quella è l'isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!”


Quando arrivi a sera stanco morto e ti sembra di non aver combinato nulla…
Quando torni a casa e ti chiedi a cosa è servito sbattersi tanto…
Quando le persone a cui vuoi bene le senti lontane…
Quando avresti bisogno di aver vicino qualcuno che, ogni tanto, sia lui a darti una pacca sulla spalla per continuare a camminare…
Quando tutti questi pensieri a metà tra la fatica e la delusione ti riempiono la testa, è forte la tentazione di gridare come Masini le mie dimissioni da “falso poeta”, da “pazzo che grida il bisogno d’amore che c’è”, la tentazione di smetterla con le favole, con i sogni, con le speranze… smettere di pretendere o desiderare di“insegnarvi la vita”, dichiarare il fallimento e “liberarvi di me”…


Ma poi rialzi lo sguardo e ti ritrovi a contemplare nel cielo quella seconda stella a destra…
Quella strada, quella via che promette un’isola che non c’è…
Un isola di favola… un’isola perfetta…
Immagini un’isola in cui i volti delle persone che ami siano sempre sorridenti,
in cui quei tuoi amici che tra loro si odiano li ritrovi in un abbraccio,
in cui tutti i sospetti, tutti i sotterfugi, tutto il groviglio delle ipotesi, non esistano più,
in cui ognuno possa deporre le difese, deporre le maschere, e presentarsi all’altro senza paura, in tutta la sua bellezza e autenticità…
in cui l’affetto di chi ti vuole bene sia percepibile in ogni momento, senza la paura costante di sbagliare e rovinare tutto…
in cui ti senti amato non perché sei bravo, sei bello, sei simpatico… ma perché sei tu!


Lo so, è impossibile. Lo so, è un’utopia… è un’isola che non c’è…
“E ti prendono in giro se continui a cercarla”… ti dicono che sei un illuso… un pazzo…
Ma prego Dio di non farmi mai smettere dicredereche se tu che ancora speri sei pazzo
“chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te…”

mercoledì 16 aprile 2008

Ricominciamo

È da un po' di tempo che mi dico che è ora di tornare a scrivere qualcosa sul blog...
Gli ultimi interventi risalgono a più di un mese fa...
Ma ogni volta che in quest'ultimo periodo provavo a mettere giù qualcosa proprio non mi veniva nulla...
In effetti è stato un periodo un po' piatto...
Non difficile, non faticoso... piatto... che forse è peggio di tutto...
Uno di quei periodi in cui non hai voglia di far niente... e anche le cose più semplici diventano pesanti...
E mi rendo conto di aver trascurato anche quelle persone a cui voglio più bene,
quelle persone che sono per me un dono immenso, ma che corri sempre il rischio di sprecare.
Scusate il mio silenzio, scusate la mia poca motivazione, scusate se in questo periodo non sono stato capace di starvi vicino, se vi ho trascurato, se ho pensato solo a me stesso...
Ci riprovo, mi ci rimetto di impegno! Dichiaro guerra al piattume e alla noia!
Voglio ricominciare, voglio tornare a vivere e amare!
Perché se manca l'amore la vita è sprecata, non vale la pena di esser vissuta!
E io per la mia vita non voglio meno del meglio,
non voglio accontentarmi di esistere, di sopravvivere, di tirare avanti.
Voglio una Vita contagiosa di bellezza e felicità!
Ci hai provato, noia infame, a farmi smettere di sognare.
Mi spiace, per stavolta hai fallito, perché da domani io ricomincio ad amare!

mercoledì 27 febbraio 2008

Bella discussione

Se per caso avete un po' di tempo che non sapete come buttar via vi dò il link di questa che è una (lunga!!!) discussione secondo me molto bella (anche se dai toni forti) a cui ho partecipato; èun bella dimostrazione di come sia possibile dialogare anche a partire da posizioni molto diverse se solo si accetta di mettersi in discussione e di venirsi incontro. Grazie davvero, Eu, per questo bel confronto!!


martedì 26 febbraio 2008

Uno spettacolo di giornata


Certe mattine suona la sveglia e vorresti aver appena spento la luce.

Ascolti il radiogiornale del mattino e vorresti essere mille miglia lontano da questo mondo.

Assapori il primo sorso di caffè e già ti si figura davanti tutto quello che succederà oggi,

proprio tutto, e sai già che anche oggi non si sgarrerà di un millimetro:

ti perderai nei tuoi pensieri mattutini e arriverei in ritardo alla preghiera del mattino,

sarai agitato per essere arrivato in ritardo e fino a metà messa di pregare non se ne parla,

passerai metà mattina cercando di capire qual'è il modo migliore di far passare il tempo durante l'ora di quel prof,

e l'altra metà incavolato con quell'altro prof che inizia lezione cinque minuti prima e finisce cinque minuti dopo,

poi ti incavolerai di sicuro con quella persona che, come ogni giorno, farà esattamente tutto quello che a te da più fastidio,

ma, come ogni giorno, ti preoccuperai di far risplendere sul tuo volto il sorrisino ipocrita garante della pacifica convivenza,

ti chiamerà quella persona che non ne puoi più di sentire

e invece quell'altra che ogni volta che squilla il cellulare speri che sia lei naturalmente non si farà viva,

passerai il pomeriggio a cercare di capirci qualcosa per l'esame di settimana prossima, con il letto tentatore sempre lì al tuo fianco, e arriverai alla preghiera prima di cena stanco morto e con la testa da tutt'altra parte,

uscirai dalla cena edificato dal piattume delle conversazioni e andrai a controllare la posta su internet scoprendo che naturalmente metà della gente non ti ha ancora risposto,

se ti gira ti diletterai con qualche discussione su msn, giusto per tirartela un po'...

e poi tornerai nella tua stanzetta e, spegnendo la luce ti chiederai:

"Una giornata come quella di oggi vale proprio la pena di essere vissuta?"

No, se non sei capace di sentire il suono della sveglia e pensare a quante occasioni per amare avrai oggi.

No, se non sei capace di di ascoltare il radiogiornale e raddoppiare gli sforzi nel desiderio di migliorare questo mondo.

No, se non sei capace di consegnare nella preghiera al Signore tutti i tuoi pensieri e tutte le tue preoccupazioni mattutine.

No, se non sei capace di vedere in quel prof flebotico una persona che per quello che può cerca di donare qualcosa alla tua vita.

No, se non sei capace di capire che magari dietro l'atteggiamento odioso di quel compagno specializzato nel collaudo della tua resistenza testicolare (rompicogl... n.d.r.) c'è una sofferenza gigantesca che di certo la tua indifferenza non farà che aumentare e che solo un po' d'amore potrebbe sanare.

No, se non sai trasformare in occasione per amare l'incontro con ogni singola persona.

No, se non sei in grado di voler bene alle persone che ami così come sono, capendo che magari la gente ha qualcosa di un po' più importante da fare che non star dietro ai tuoi messaggi e alle tue email.

No se non sei capace di arrivare a sera e fermarti a pregare per ogni singolo volto che oggi ha decorato di bellezza la tua giornata, se non sei capace di ringraziare in ginocchio per tutto l'amore immeritato che oggi hai ricevuto e per tutto l'amore che oggi hai potuto donare.

Alzati e ama Gabry! C'è un altro spettacolo di giornata che chiede di essere vissuto!

domenica 10 febbraio 2008

Esercizi

Ciao amici!

Stasera inizio la settimana di esercizi spirituali!

Così fino a sabato sarò in silenzio e coi mezzi di comunicazione staccati.

Mi ci vuole proprio!

Staccare con tutto e passare una settimana da solo col Signore,

con quel Signore che, anche se forse traspare poco,

alla fine è l'unica ragione per cui riesco a continuare a sperare e ad amare!

Ovviamente quando dico che sono io a passare questa settimana con Lui,

io quel "io" ci sono anche tutti i volti delle persone a cui voglio bene.

Preghiera per voi da parte mia è assicurata!

Se anche voi avete un pochino di tempo, pregate un po' per me,

perchè ogni volta che ti fermi e decidi di lasciar fare al Signore

sai quello che lasci, ma non sai come lui deciderà di trasformare la tua vita!

Buona settimana!!

lunedì 4 febbraio 2008

Delusione


Dopo anni ti ho rivista.

Passavo distratto tra mille pensieri

quando da lontano ti vedo arrivare.

Sei sola, affrettata, cammini di corsa.

E mentre vieni verso di me senza avermi visto

già la mia mente è riportata agli anni passati.

Ricordi?

Quelle estati passate insieme

quei giorni in cui non avevamo pensieri.

Trovarsi la sera e uscire con gli altri,

o correre senza meta tra i prati...

Ricordo la luce nei tuoi occhi,

quella luce cristallina di chi sogna la vita,

di chi ancora incerta, ancora innocente,

ci crede, ci spera in una vita felice.

Ricordo le risa, ricordo i sorrisi,

gli scherzi, i giochi, le feste a sorpresa,

e come poi capitava che ci si fermava,

senza preavviso, senza pretese,

e i nostri discorsi cercavano di arrivare

là dove si trova la verità e l'autenticità di noi.

Ricordo le sere in cui mi chiedevi

di dirti perchè lui non ti voleva

e con le lacrime agli occhi venivi a cercarmi,

dicendomi "Gabri, solo tu puoi aiutarmi".

T'ho rivista dopo anni, ma qualcosa è cambiato.

Il tuo volto, i tuoi occhi, il tuo sguardo è mutato,

mi saluti mi guardi come guardi chiunque.

Ci provo a guardarti, uno sguardo istantaneo,

di quelli che leggono e guardano dentro,

di quelli che svelano l'anima,

a cui mentire non riesci.

Ma tu schivi i miei occhi e guardi di lato.

Per cortesia mi stringi la mano.

Poi mi saluti, un congedo qualunque...

Ti volti di scatto e sei di nuovo lontana.

Che ti è successo? Cosa è accaduto?

Dov'è finito quel sogno d'estate,

quel volto che sogna, quegli occhi di luce?

Sei cresciuta, ti sei fatta forte,

non c'è più traccia in te di incertezza.

Che pensi di noi, di quel tempo lontano,

in cui insieme alzavamo lo sguardo?

In te ci credevo, in te ci speravo,

di trovare una persona non arresa alla vita,

una che ancora sà andare lontano,

che ancora ci crede in una vita da sogno.

Ma la vita è cattiva, lo so, ti capisco.

Arrendersi è facile, te lo dicono tutti.

Non è colpa tua ma di questo mondo malato,

che non ti ha più dato motivo di avere fiducia.

Chissà quanto hai pianto,

chissà quanto hai sofferto,

prima che la luce abbandonasse il tuo volto.

Ora non mi resta che augurarti "Buon Viaggio!"

sperando che tu possa esser felice!

Per me resti sempre quegli occhi di luce,

che mi hanno insegnato a guardare lontano,

e se mi fosse concesso di tornare a parlarti,

vorrei solo di nuovo poterti mostrare

che una vita da sogno è di certo difficile,

ma è l'unica per cui val la pena rischiare.  

martedì 22 gennaio 2008

GRAZIE!!!

Ciao a tutti!!!
Rieccomi qui dopo un mese che definirei "alternativo"...
Non mi dilungo, anche perchè il mio collegamento internet di casa fa davvero schifo (non si risce nemmeno a cambiare il tipo di carattere...). Scriverò qualcosa di più quando sarò tornato in seminario con un collegamento internet più serio...
Solo non volevo aspettare un minuto di più per dire il mio GRAZIE a tutti i miei amici!!!
Grazie di cuore per come mi siete stati vicino in questo mese! Avevo sperato tornando a casa per le vacanze di Natale di poter passare più tempo con voi, di vederci un po' di più... perchè sentivo forte il bisogno di approfondire un po' queste amicizie (come avete intuito dal mio ultimo intervento sul blog...). Ma vivendo questo mese così, questo mese in cui non è passata giornata senza che qualcuno di voi mi mandasse un messaggio, mi telefonasse o mi venisse a trovare, mi avete fatto un regalo ancora più grande!! Questo è stato davvero un dono grande in un mese difficile... Grazie davvero!!!
Grazie anche a tutti gli altri che mi sono stati vicino!! Molti più di quanti pensassi!
Ve l'ho detto più volte e ve lo ridico ancora, se volte sono qui e sono solo contento di condividere parte della mia vita con voi!!!
Per il resto aspetto di avere un computer decente...