Certe volte di star chiuso in casa, chiuso in te, non ne puoi più e allora decidi di uscire e andare in giro per il mondo.
E nel mondo ti imbatti in tanta gente.
Ci
sono quelli là, che vedi in centro, sempre tirati a lucido, sempre
senza niente fuori posto, ma che poi vedi in giro e ti chiedi se dietro
quell'apparire, dentro quei vestiti, ci sia qualcosa di più.
Ci
sono quegli altri, che dicono di essere a posto, di avere un inizio e
sapere dov'è la fine, quelli che non potrai mai dirgli niente perché
loro lo sanno già...
E poi trovi volti di ragazzi sfregiati di
metallo, dove la bellezza ha ceduto il posto alla trasgressione, dove
non si sa come, non si sa dove, traluce un immenso dolore.
Ci
sono quelli là, moto truccate, musica a palla, ritmo ossessivo, bella
zio, vai tranzollo, che sembrano i padroni del mondo, che sembrano gli
unici al mondo, e ti chiedi se un senso l'han perso o non l'hanno mai
avuto.
E poi i trasgressivi, vestiti di scuro, le borchie
allacciate, Jim Morrison il profeta, morire dietro un rasta, il concerto
è il non plus ultra; tra nero e metallo ti chiedi dove qui ci sia
spazio per un po' di luce.
E lì i ragazzini, confusi e
spaesati, ti dicono quello che hanno sentito; i fighi, la tele, i
cantanti, la tipa, tutto il resto non sanno che esiste.
E poi
gli anacronisti, ancora legati ad vecchi ideali, a gerghi passati, a
slogan strausati, e a sentir loro il mondo fa schifo perché nessuno li
segue.
E lì quelli inutili, li vedi sfigati, non seguono
niente, non prendono parte, forse disorientati, forse ancora increduli
all'idea che la vita sia solo tutto questo...
Così, in giro per il mondo trovi questo e molto altro...
E
tu lì davanti a vederli passare ti chiedi chi sei e chi vuoi diventare.
Cosa sia la vita, cosa conviene cercare, cosa davvero senti di
desiderare. Ma intorno c'è troppo rumore, troppe luci d'ombra, troppo
clamore. E allora non ti resta che continuare a sperare che Qualcuno in
questo mondo almeno te e le persone che ami davvero le possa salvare.